Perchè “San Michele”

Racconta il dottor Navilli, socio fondatore e ora Presidente della Libera Fondazione Antroposofica Rudolf Steiner:

“Cosa poteva fare un piccolo gruppo di giovani che negli anni ’80 studiava antroposofia e che, indebitandosi pesantemente per l’acquisto di un podere, intendeva condurlo, senza alcuna esperienza, secondo il metodo biodinamico di Rudolf Steiner? Scegliersi un buon santo protettore… Quello cui stava per dar vita quel piccolo gruppo, fin troppo idealista, era una impresa invisa a tutti gli agricoltori della zona e ostacolata perfino dalle istituzioni.

L’immagine manzoniana del don Abbondio costretto a viaggiare come un vaso di terracotta tra vasi di metallo su di un carro traballante, può dare l’idea dell’iniziativa. Per fortuna, nell’animo dello sparuto gruppo, aleggiava anche un’altra immagine, quella di San Michele che vince il drago. Così la società agricola prese il nome “ San Michele”, con un logo tratto da un dipinto del grande artista Giovan Battista Cima da Conegliano che raffigura un San Michele giovane, splendido e fiero, che si ammira raramente nell’arte figurativa classica.

La scelta è stata di buon auspicio”.