


Trapianto alberi di frutto
Nei giorni scorsi Adua, Giovanni e Giovanna hanno sostituito buona parte delle fallanze nei boschi. Non tutte le piantine, infatti, avevano attecchito per vari motivi: le radici rosicchiate dai roditori, insufficienza idrica, debolezza generale della pianta ancora in vaso. Le abbiamo sostituite con alberi da frutto: ciliegi, albicocchi, susini, fichi, nespoli, amoli, giuggioli. Le pause in campo sono assicurate

Operazione recupero alberelli smarriti
Operazione recupero piantine: gli alberi nascono dove vogliono, ma non sempre nel il posto migliore. Così ne abbiamo recuperate un po’ nei fossi e trapiantate nei nostri boschi e nelle nostre siepi. Sono state scelte le piantine più giovani così le loro radici non vengono danneggiate e hanno maggiori probabilità di sopravvivere e crescere in modo adeguato. Nelle foto Adua ci mostra un piccolo leccio appena raccolto e messo a dimora nel bosco. Lo shelter lo proteggerà dalle lepri

Adotta un albero
Adottare un albero significa contribuire anche alla cura di siepi e boschi. Dopo la piantumazione è necessario seguire le piante per permettere loro di crescere in salute. Nelle foto potete vedere una delle nostre siepi prima e dopo scerbatura, zappatura e potatura.

Rosa canina in fiore


Giorni di trapianto
Giorni di trapianto: parte integrante dell’organismo agricolo sono le siepi e i boschi (se volete contribuire vi ricordiamo l’iniziativa Adotta un albero) e proprio in questo periodo è in corso la piantumazione di una parte delle 20000 piantine con cui vogliamo ricreare il boschetto querco-carpino-planiziale tipico delle nostre zone. Oltre alla sostanza abbiamo pensato anche alla forma: non un quadrato solcato da linee dritte e marziali, ma sinusoidi che ricreino un andamento quanto più (apparentemente) naturale possibile.
In questo ci aiutano gli studenti della dodicesima classe della scuola Waldorf Novalis di Conegliano (che dobbiamo ringraziare anche per buona parte delle foto della prima galleria).
Nelle galleria potete vedere le varie fasi della messa a dimora: dal disegno delle sinusoidi alla dinamizzazione di fladen e corno letame in cui vengono inzuppate le zolle e via dicendo e costruendo.
Si prosegue anche in questi giorni di febbraio