Domenica è iniziato il trapianto delle piante per la fitodepurazione. Il progetto di organismo agricolo prevede la costruzione di un bacino di accumulo per le acque necessarie all’irrigazione da tre fonti di approvvigionamento: due pozzi sotterranei, parte delle acque piovane e meteoriche, e la canalina consortile. Quest’ultima verrà utilizzata previo il passaggio attraverso un sistema di fitodepurazione in un letto di quarzite per migliorarne la qualità. L’enorme superficie del bacino permetterà anche uno sviluppo della fauna e della flora acquatica attualmente scomparsa.

Nelle foto le ninfee e Giovanna, progettista del sistema di fitodepurazione